Ormai troppo spesso, accade che in stazione a Cento, in Viale Iolanda, in Via Matteotti, nei giardini della Carla e persino in centro storico, i residenti debbano assistere inermi a scene da far west.
Tra ubriachi e spacciatori, volano minacce, bottiglie, pugni, tra feriti e macchie di sangue.
Pochi mesi fa, FDI con un ordine del giorno aveva richiesto l’installazione di telecamere per monitorare la città e renderla più sicura, ma mentre il Sindaco Accorsi si autocelebra sui social, decide di investire quasi 1 milione di euro per rifare la gara d’appalto del Teatro, non tenendo in considerazione sicurezza e strade.
E’ indicativo come nella sua epistole contro di me, neanche una parola sia stata spesa dal sindaco Accorsi sul tema degrado e sicurezza nonostante l’aumento di spaccate e furti negli ultimi tre anni.
L’immagine e il futuro della nostra città dipendono anche da quanto la stessa sia curata e sicura e su questo aspetto abbiamo sempre ribadito la necessità di azioni coraggiose e concrete che non sono mai arrivate.
Non ci sono state aperture verso le tante richieste che abbiamo fatto e sono fortemente preoccupata per l’autunno, non sapendo se a causa dei soldi che hanno speso per le nuove assunzioni, dovranno nuovamente spegnere le luci alla sera, quando con la ripresa di scuole e lavoro a pieno regime Cento rischia di essere del tutto una città insicura.
Accorsi, porta avanti la teoria del dialogo e confronto solo a parole, mai nei fatti concreti c’è il nulla, questa è la parola che meglio descrive i contenuti delle risposte del sindaco e i fallimenti dell’ amministrazione Pd e della sua giunta.
Il sindaco, traccia la strada con slogan, promesse e sorrisi sui social, ma nessuna attenzione a questioni fondamentali come il diritto dei cittadini a vivere in sicurezza.
Se la città non viene governata adeguatamente e non le si dà una prospettiva positiva, corre il rischio di diventare un precursore negativo di fenomeni che non si riescono a controllare.
Sindaco, davvero credi che Cento è una città sicura, felice e plurale?
Forse è arrivato il momento di prendere atto che hai sbagliato qualcosa, rassegnando le dimissioni e facendoti aiutare da chi, ha altre priorità per la città anziché abbandonarla.