Gentile Direttore:
Sono trascorsi cinque anni dalla fatidica data del 10 dicembre 2009, quando una delegazione di dirigenti del Gruppo Oerlikon-Graziano, presentarono, al ministero dell’economia e dello sviluppo, il piano industriale del gruppo. Sentenziando la MORTE dello stabilimento di Cento, quello fra gli 8 in affitto; (100% stabile e 80% dei macchinari di proprietà della New Holland Gruppo FIAT) e relativi 226 dipendenti. Sono ancora nitidi, nei miei pensieri, i visi dei miei colleghi segnati dallo sgomento mescolato alla rabbia per poi dare spazio all’ansia e alla disperazione in particolar modo per quei capi famiglia con figli e mutuo. In questi anni dei 226 dipendenti parte sono riusciti a percepire la pensione di anzianità (Inserendo anche i 55 classificati “Esodati”), e quelli che non superavano i 45 anni di età, sono riusciti a trovare un posto di lavoro in questo disastroso periodo che sta attanagliando il nostro paese. Purtroppo 32 over50, quelli troppo giovani perché siano pensionati e troppo vecchi (a dire di tutte le aziende) per aspirare a un’occupazione, sono rimasti senza lavoro. Al 31/12 scadono, per loro, gli ammortizzatori sociali (mobilità) che se anche le cifre non sono elevate sono di vitale aiuto. Quando vi fu la fusione Fiat-Chrysler, in loro si accese una speranza che con l’integrazione dello stabile alla VM Motori, essendo anche ex dipendenti Fiat, fossero automaticamente assorbiti; ma con il passare del tempo anche queste speranze si sono trasformate in cocenti delusioni e si sono così trovati a dover lottare contro quell’invisibile mondo del mercato, dove il profitto è il comandamento primario senza lasciar spazio a un briciolo di umanità.
Roberto Fabbri V/Presidente
Club Forza Silvio “Il Guercino” di Cento