I REDAZIONALI DI AREACENTESE.COM
12 luglio 2013
Di Marco Cevolani
Non c’è foglia che si muova che amministrazione non voglia. Be’ a Cento le cose non stanno proprio così, dato che non passa amministrazione che gli alberi sono visti come un intralcio, un pericolo, un fastidio.
Quello che molto probabilmente accadrà in Via Santa Liberata è un film già visto, già visto ai Giardini Ugo Bassi e sul piazzale della Rocca, solo che – per una simpatica legge del contrappasso – ora a governare Cento c’è chi all’epoca si opponeva ai tagli di questo o quell’arbusto.
Ma la cosa veramente interessante è che gli amministratori di oggi, poi come quelli di allora, tirano fuori ogni sorta di argomentazione tecnica/scientifica per giustificare le proprie scelte.
E ad un certo punto ti viene da pensare di essere dalla parte del torto, se poi sei anche accusato di essere un ambientalista dell’ultima ora.
Cosa fare quindi?
Personalmente credo che le decisioni siano già state prese e penso che il prossimo lunedì sarà solo una passerella della nostra amministrazione comunale che si arrampicherà pure sugli specchi per difendere il progetto riqualificazione stazione corriere.
A meno che non vi sia una forte mobilitazione come ai tempi di Via Santa Liberata, basta però che non vi prendano parte quelli che all’epoca della riqualificazione (inizio a pensare che sia una brutta parola) dei giardini di Via Ugo Bassi avevano promesso di incatenarsi agli alberi e poi erano ad applaudire il giorno dell’inaugurazione.
Cento sta cambiando, Cento è cambiata anche per colpa del terremoto, è comunque sconfortante che gli alberi siano visti come un ostacolo e non come creature viventi.
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