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PD-PdCI – 2 APRILE 2014 E’ NATA L’UNIONE DELL’ALTO FERRARESE

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Il 26 novembre 2001 si costituiva l’Associazione Intercomunale Alto Ferrarese tra i comuni di Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino e Vigarano Mainarda, una palestra importante che ha permesso ad amministratori e territori di maturare la consapevolezza dell’importanza di stare insieme, andando oltre le differenze politiche, per condividere la gestione unificata di una molteplicità di funzioni e servizi.

 

Oggi, dopo oltre 12 anni in cui si è consolidata l’esperienza dell’Associazione, nasce l’Unione dei Comuni dell’Alto Ferrarese, un ente locale di secondo livello, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo socio economico dei territori nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità di funzioni e servizi, principi divenuti sempre più fondamentali se consideriamo i costanti tagli subiti dagli enti locali, la riduzione dei trasferimenti, la riorganizzazione delle provincie, l’incertezza normativa degli ultimi anni in campo fiscale.

 

Lo scopo delle Unioni di Comuni è quello di esercitare funzioni e servizi in modo più adeguato di quanto non consentirebbe la frammentazione dei comuni membri, tagliando la spesa pubblica, rendendola più efficiente. A questo si va ad aggiungere l’importanza di poter accedere, come Unione dei Comuni, ai contributi e agli incentivi previste dalla legge regionale.

 

Ma oltre a questi aspetti più pratici la decisione di dar vita a un’Unione ha una forza in più: la solidarietà e la generosità dei suoi amministratori, che superano i campanilismi territoriali e politici, e pongono in primo piano i bisogni dei cittadini e del territorio, mettendo in comune e ottimizzando ricchezze e risorse umane, professionalità e tecniche con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini dell’Unione, divenendo anche una concreta occasione di innovazione e di crescita della governance locale, della professionalità e della specializzazione dei dipendenti

 

Quella della nascita delle Unioni è una scelta legislativa che va nella direzione di semplificare la foresta degli oltre 8 mila comuni italiani, e rappresenta un vero passo avanti nel senso dell’economicità e allo stesso tempo del rispetto degli obblighi costituzionali in merito ai diritti dei cittadini. In Italia i piccoli comuni sono il 72% di quelli italiani, ma in esso vive il 19% della popolazione e, secondo statistiche, questa popolazione che vive nei comuni più piccoli tende a scendere. All’esigenza di contenere la spesa pubblica c’è però il dovere di tenere conto della domanda di servizi da parte dei cittadini, di cui hanno diritto. A queste due domande: contenimento della spesa e diritto ai servizi si può rispondere oggi solo con una risposta: Unione dei Comuni.

 

Pianificazione urbanistica, servizi sociali, polizia municipale, protezione civile e servizi informatici sono quelle funzioni in parte già sperimentate e consolidate con successo attraverso l’Associazione dell’Alto Ferrarese, e che trovano da oggi piena convergenza nell’Unione, un ente locale autonomo, a cui le amministrazioni dei sei comuni, attraverso i loro sindaci e consiglieri, sia in capo ai singoli consigli comunali, ma anche negli organismi di governo dell’Unione (Presidente, Giunta dell’Unione e Consiglio dell’Unione), dovranno partecipare attivamente per il buon funzionamento, con trasparenza e il supporto del controllo di gestione.

 

Si completa oggi un processo importante che porta alla nascita di una nuova Unione nel territorio ferrarese, dopo l’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, l’Unione dei Comuni Valli e Delizie, l’Unione del Delta. Siamo una delle più grandi Unioni della provincia con un territorio avente una popolazione di circa 74.000 abitanti, forti di una politica sociale, assistenziale e sanitaria consolidata e d’avanguardia, un territorio tradizionalmente considerato “ricco” e che ora più di prima si rafforza e sancisce un percorso comune di unità valorizzando il territorio, attraverso i suoi servizi e funzioni verso i cittadini.

 

Marcella Cariani (capogruppo Partito Democratico)

Cinzia Carlotti (capogruppo Federazione della Sinistra – PdCI)

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