Cento, punto nascite chiuso: il fallimento della Regione PD e dell’amministrazione Accorsi.
Un altro duro colpo per Cento e per il nostro territorio: la chiusura del punto nascite, una decisione politica scellerata che conferma il totale disinteresse del PD regionale e del sindaco Edoardo Accorsi verso i bisogni dei cittadini.
Questa amministrazione, invece di battersi con forza per garantire servizi essenziali, ha chinato il capo davanti ai diktat della Regione Emilia-Romagna, governata da decenni dallo stesso partito. Non solo Accorsi non è stato capace di difendere il nostro ospedale, ma ha accettato passivamente la chiusura del punto nascite, lasciando le famiglie centesi senza un servizio fondamentale.
Ci hanno raccontato che la chiusura era inevitabile, che si trattava di una questione di sicurezza e numeri, ma la realtà è un’altra: in altre zone, in condizioni simili, i punti nascita sono stati mantenuti aperti, perché a Cento no? Semplice: perché questa amministrazione e la Regione non considerano il nostro territorio una priorità.
Questa chiusura è solo l’ultimo episodio di un progressivo smantellamento della sanità locale. Le liste d’attesa sono interminabili, il pronto soccorso è in affanno e adesso anche il punto nascite viene cancellato, costringendo le donne centesi a percorrere decine di chilometri per partorire, con tutti i rischi che questo comporta.
Non è un caso che il PD abbia cercato di escluderci dall’incontro sul punto nascite: volevano gestire tutto nel silenzio e nascondere la verità ai cittadini, ma soprattutto per nascondete la loro incapacità di opporsi al partito per il bene comune, ma hanno perso la votazione in commissione e siamo riusciti a partecipare, portando la voce di chi si oppone a queste decisioni. Abbiamo visto con i nostri occhi il disinteresse di chi governa la Regione e il nostro Comune.
Come Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, esprimo la mia profonda indignazione per l’incapacità di Accorsi e della sua giunta di difendere il nostro ospedale. Invece di alzare la voce contro la Regione, hanno accettato in silenzio, dimostrandosi complici di questa ennesima ingiustizia.
Noi di Fratelli d’Italia non ci arrenderemo: continueremo a denunciare questo scempio e a batterci affinché Cento abbia i servizi sanitari che merita. I cittadini non dimenticheranno chi ha permesso questa vergogna, e noi faremo in modo che chi ha tradito la nostra città ne risponda politicamente.
