“In una battaglia fondamentale per la comunità centese come quella a difesa dell’ospedale cittadino, è necessario garantire e promuovere la più ampia rappresentatività politica e anteporre gli interessi collettivi agli equilibri consiliari” – commenta il capogruppo di Avanti Cento Beatrice Cremonini. La notizia di escludere i gruppi consiliari di minoranza dalla delegazione cittadina che chiederà di essere ricevuta dall’assessore regionale Donini, come risultato dell’ordine del giorno bipartisan votato recentemente in Consiglio Comunale, rappresenta l’ennesimo errore di valutazione politica dell’amministrazione. A seguito della riunione della commissione speciale sulla situazione dell’ospedale, risulta infatti che la delegazione dovrebbe essere composta dal presidente della Commissione Pettazzoni, dal vicepresidente Donato e dal sindaco. “Viste le prerogative di garanzia del Presidente, riteniamo l’assenza di un rappresentante della minoranza un errore politico ed un segnale di debolezza della politica centese nei confronti della Regione. Serve promuovere la più ampia convergenza e fare fronte comune, non solo nelle parole ma anche nei fatti – prosegue Cremonini. Auspichiamo che l’incontro possa essere calendarizzato a breve, ma sarà necessario prorogare la durata della Commissione speciale, in scadenza a ottobre, poiché siamo entrati in un periodo di campagna elettorale per le elezioni regionali che si svolgeranno in autunno, e questo incontro, che deve essere fondamentale per discutere del futuro del nostro ospedale, non deve diventare mera occasione di battaglia politica e di campagna elettorale, ma deve porre le basi per un dialogo continuativo che prescinda dai temi elettorali. Noi di Avanti Cento siamo una lista civica, a noi non interessa fare buon viso a cattivo gioco alla politica regionale per farsi vedere, non ci interessano le battaglie elettorali per un voto in più o in meno. Il nostro interesse è rivolto esclusivamente al nostro territorio ed alla salvaguardia del nostro ospedale”.
Ringraziando, saluto cordialmente. Beatrice Cremonini