Nella mattinata del 31 maggio i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ferrara hanno eseguito una misura di custodia cautelare a carico di due persone, fratello e sorella, rispettivamente collocati in carcere e ai domiciliari.
Le accuse rivolte ai fratelli sono gravi: tentata estorsione aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti. Alla base della richiesta estorsiva, risalente all’estate del 2023, un debito contratto da un quarantanovenne verosimilmente per una partita di stupefacente, un paio di panetti di hashish, “andata smarrita” nell’estate del 2022, per la quale doveva ancora corrispondere ai due fratelli la somma di millecinquecento euro. Minacce e aggressioni che si sono susseguite nel tempo, che in una circostanza sono state addirittura rivolte all’allora compagna del quarantanovenne.
Una lunga e complessa indagine, che ha visto gli investigatori impegnati a ricostruire le dinamiche dello spaccio nella periferia del capoluogo estense e a raccogliere testimonianze fondamentali per l’incriminazione dei due sospettati, quarantaquattrenne lui e trentaquatrenne lei, nonostante la riluttanza di alcuni testimoni, restii a parlare per paura di ritorsioni, atteso il clima d’intimidazione che si era creato in zona.
Nel corso dell’indagine sono state anche ricostruite altre due estorsioni, mediante la c.d. tecnica del “cavallo di ritorno”. In entrambi i casi alle due vittime era stata sottratta la bicicletta, ovviamente parcheggiata e chiusa con lucchetto, e il quarantaquattrenne si era offerto di “mediare” per la restituzione in cambio di un compenso.
Concordando pienamente con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Ferrara, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale estense ha emesso a carico dei due l’ordinanza restrittiva, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari.