Un intermeeting dai grandi numeri quello che hanno voluto organizzare il Lions Club di Cento, quello di Pieve di Cento ed il Rotary Cluib guerciniano per festeggiare i ‘primi’ cento anni dalla fondazione dello Zanandrea. Durante la serata conviviale presso l’Hotel Europa di Cento è stato presentato il libro della celebrazione del centenario.
Un volume realizzato dal professor Giuseppe Sitta che nella sua prolusione ha voluto evidenziare come sia fondamentale “evitare il rischio di disperdere la memoria e mantenerla nel tempo”. I presidenti di Lions e Rotary hanno sottolineato coralmente quanto lo Zanandrea sia «un istituto che ha aiutato tanti bambini orfani e famiglie in difficoltà, che intreccia la sua storia con quella delle aziende centesi, delle scuole e della Cassa di Risparmio, ha passato momenti economici difficili anche a causa del restauro del complesso immobiliare, ora stabilizzati, ma che ha ancora bisogno dell’aiuto di tutti». «Lo Zanandrea è un pezzo di Cento e vorrei e vorrei che tanti altri ne venissero catturati come ha fatto con me in questi 5 anni di presidenza – ha detto Giorgio Bonzagni – è un anello di congiunzione tra i servizi e i bisogni della cittadinanza in quanto lavoriamo nelle fragilità. Costruiremo altri progetti e vorremmo anche essere un motore anche per i servizi sociali del comune. Al nostro interno ora abbiamo il Centro Socio Riabilitativo«Pilacà» per disabili, soluzioni per emergenze abitative, lo Sprar con 15 migranti e appartamenti comunali per famiglie in difficoltà. Per superare le difficoltà economiche abbiamo affrontato una importante ristrutturazione finanziaria e di recente abbiamo sottoscritto il contratto per la nuova sede del centro anziani dove al bar ci sarà anche uno dei nostri disabili per una completa integrazione e l’apertura alla città del nostro giardino». «Abbiamo tanti progetti anche legati ad arte e cultura – ha aggiunto il direttore Enrico Taddia – vorremmo ricreare la bottega del Guercino coi nostri ragazzi a condurre le persone, progetti per la sostenibilità ambientale, creare una rete sul territorio che promuova l’inclusione con noi come punto di connessione, poi c’è il progetto del Dopo di noi e di una struttura più avanzata». Il libro sarà presentato questa sera alle 20.45, in Sala Zarri a Palazzo Governatore di Cento.