Seduta di consiglio comunale ‘agitata’ quella di venerdì scorso, l’ultima del 2018; forti critiche dalle opposizioni per il passaggio della gestione del Carnevale di Cento a CMV Servizi.
La gestione del Carnevale di Cento va ufficialmente a Cmv Servizi. Va progressivamente in liquidazione invece Ente Territorio. La Srl verrà chiusa definitivamente all’inizio del 2019. Siglata l’operazione di scisso-fusione tra le società di Cmv Servizi e il Gruppo Hera, venerdì sera in consiglio è stato posto un altro tassello nella riorganizzazione delle partecipate del Comune di Cento. In aula di consiglio, una lunga e sofferta discussione sull’affidamento del Carnevale a Cmv, terminata con il voto favorevole del gruppo di maggioranza Cento Civica – Idea in Comune e Contri (Gruppo Misto). Astenuti Pettazzoni e Giberti (Lega), contrario Mattarelli (Libertà per Cento). Il gruppo Pd non ha partecipato al voto. La prima sfilata del 10 febbraio è vicina, ha ammesso il presidente Riccardo Maccaferri, ma “i tempi per organizzare un’edizione importante ci sono, come un piano finanziario veritiero, oculato e commisurato su introiti/spese. In ogni modo, faremo con quello che abbiamo. Obiettivo, è comunque ridurre i contributi comunali. E tutto, grazie alla chiusura dell’operazione Cmv/Hera avvenuta il 20 dicembre e al nuovo Statuto approvato dall’assemblea dei soci e operativo dal 27, per garantire la possibilità di fare il carnevale. Arrivare in consiglio il 28 non è una mancanza, ma una nota virtuosa”. Una forzatura invece per i capigruppo Lodi e Mattarelli, e per i consiglieri della Lega Pettazzoni e Giberti, portare al voto un atto a fronte della mancata garanzia e certificazione delle fonti di finanziamento del progetto, comunque già inserite nel piano finanziario, per 100mila euro dalla Regione, 95mila dal Fus, oltre ai 40mila euro da Hera e ai 25mila da Fondazione Caricento. Una critica basata sul fatto che il collegio dei sindaci revisori non ha espresso parere favorevole, ma perplessità – ponendo alcune prescrizioni – in merito all’incertezza degli importi, non supportati da oggettivi riscontri formali, e all’interrogativo rispetto all’autorizzazione che deve rilasciare Anac a Cmv per la gestione del Carnevale. Sulla stessa linea, il parere di regolarità del dirigente Frapiccini. Tali dubbi hanno spinto Lodi (Pd), Mattarelli (Libertà per Cento) e Pettazzoni (Lega), a chiedere ritiro dell’atto e il rinvio in modo da avere atti documentati da Comune e Cmv: “Nella relazione – hanno evidenziato le opposizioni – si parla di 18mila presenze negli anni precedenti, ma è un numero importante per 5 domeniche? Entrate indicative da biglietti 270mila euro, ma noi ne mettiamo 55 mila. Poi 30mila nel 2019 e 50mila nel 2020 nella gestione degli hangar. E tutto senza certezza delle entrate. Sul tavolo, un piano attaccabile. E nel caso mancassero, cosa faranno Cmv e Comune per garantire i 640mila euro previsti per l’edizione 2019, o i 680euro per il 2020? Dov’è la rivoluzione annunciata? Il Carnevale rimane affidato in house ad una Srl del Comune di Cento. Anzi. Dai 391mila euro del 2016, i contributi del Comune non fanno che aumentare. Nel 2018, 576mila euro. A pagare il Carnevale alla fine sono i Centesi”. Nessun ritiro, ma la replica del sindaco Toselli: “Sulla strada del rilancio, affidiamo a Cmv Servizi la gestione del Carnevale, degli hangar il cui utilizzo verrà regolarizzato con comodato d’uso gratuito, del museo del Carnevale e dello Iat. L’operazione è legittima, il piano finanziario di Cmv è credibile, attendibile e prudenziale”. Da Cmv e Comune, la risposta alle osservazioni dei revisori: “Accolte le indicazioni, e garantito il fatto che, qualora mancassero le quote, la società produrrà economie che porterebbero a non variare il piano economico. In ogni modo, con la formalità dell’assegnazione, i contributi Fus 2018 sono già stati messi a bilancio. Attendiamo formalizzazione per il 2019. Dopo l’impegno preso pubblicamente alla Gam di 100mila euro per tre anni, dalla Regione arriveranno formalmente entro metà gennaio. Quando i contributi verranno formalizzati, il parere diverrà favorevole. In ogni modo, basta debiti legati al carnevale. Per il 2020, sono in corso contatti con società che recuperano fondi europei, e l’intento di riallacciare i rapporti con la Fondazione CariCento,per nuovi contributi volti ad incrementare gli ingaggi delle società carnevalesche. Se arriveranno nuovi fondi, i contributi comunali potranno essere ridotti. Fatta l’iscrizione, al 99,99 % Anac autorizzerà Cmv, ma qualora non autorizzi, è prevista la clausola di recesso nel contratto di servizi che verrà approvato dalla giunta”.