“Non sono centese – si legge su una pagina Facebook – , ma ho la sensazione che con l’abbattimento di questo chiosco si perda una parte di cultura/tradizione/memoria di Cento”.
E’ una delle tante voci che, attraverso il popolare Social, esprime il dispiacere – diffuso – per la perdita di una parte dell’identità e della memoria storica dei centesi di tante generazioni che hanno frequentato i ‘Giardini della Carla’ con il suo chiosco, sempre aperto a tutte le ore. “La storia della Carla gelataia-poetessa, vissuta senza clamori ma con molta discrezione non deve portare a cancellarne la memoria. Una vita, la sua, tutta da raccontare, ascoltare con grande attenzione, ma soprattutto da non dimenticare. Si poteva riqualificare l’area, dare una veste moderna e conforme alle normative al chiosco e creare un luogo di aggregazione per famiglie: gelateria+parco giochi, dedicato alla Carla.
In tutte le città c’è un’area dove giovani e famiglie possono ritrovarsi nella calde sere d’estate. A Cento no. Dopo l’abbattimento del chiosco di Niky di qualche anno fa, ora tocca alla Carla. Peccato.”