Da Consigliere ancora in carica della Partecipanza di Cento, apprendo che è stato presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno dove si “auspica che vengano modificate nello Statuto della Partecipanza quelle disposizioni discriminatorie nei confronti del genere femminile che sono in contrasto con l’ordinamento giuridico italiano vigente e le convenzioni internazionali”. In pratica si parla di concedere il Capo (terreno) anche alle donne delle famiglie partecipanti.
E’ necessario chiarire che, a differenza di quanto si vuol dare d’intendere, il fatto che il Capo sia dato solo ai maschi, non è un atto discriminatorio o misogino nei confronti del genere femminile, ma una scelta necessaria per mantenere i cognomi delle famiglie originali della Partecipanza. I figli di una donna capista sposata, assumono il cognome del padre e questo aprirebbe la Partecipanza ad una infinità di famiglie. Tuttavia, la soluzione che già altre Partecipanze hanno adottato, è quella di riconoscere sì il Capo alle figlie femmine, ma non il diritto di passaggio del terreno ai figli, che decadrebbe con la loro morte.
Questa elementare soluzione, di cui tutti si riempiono la bocca, anche in questa campagna elettorale, non è stata ultimamente concretizzata per un semplice motivo: la Maggioranza capeggiata da Flavio Draghetti e Vasco Fortini che ha governato questo ultimo periodo, ha ritenuto di non farlo. Punto.
Ha convocato un’Assemblea dei capisti nel novembre 2013, ma ha ritenuto di sottoporre al voto alcune liberalizzazioni delle vendite e altre questioni molto tecniche, ma non quello di concedere i Capi alle figlie femmine. E vedo che molti di questa Maggioranza si stanno di nuovo proponendo alle elezioni, come innovatori e riformisti.
Colgo infine l’occasione per comunicare che ho deciso di non partecipare a queste elezioni in Partecipanza, perché l’ottusità e la presunzione di certi consiglieri che da tanti anni siedono in Consiglio, perché godono comunque di molte conoscenze tra i Capisti e che per questo presumibilmente saranno rieletti, rendono impossibile un decente e proficuo confronto sulle cose da fare per il bene della Partecipanza stessa.
Marco Gallerani
Consigliere Partecipanza di Cento
Lista Insieme per la Partecipanza