Quando si tratta di dipingere per terra le strisce che delimitano “parcheggi a pagamento” le amministrazioni comunali sono piuttosto solerti e poco importa se si trasformano strade in porfido in “piste di atterraggio per aerei”, con buona pace per il gusto estetico. L’Amministrazione Comunale centese non è esente da questo principio che evidentemente deve essere un chissà quale articolo del manuale delle Giovani Marmotte o per meglio dire del manuale del “buon-amministratore-che-non-pensa-alle-reali-esigenze-degli-utenti-della-strada”.
Perché scriviamo questo? Perchè è un male comune a molte amministrazioni locali e perché crediamo che gli automobilisti che transitano per il nostro comune e più in particolar modo nella viabilità secondaria che congiunge le frazioni al capoluogo, avrà sicuramente notato che in diversi tratti la segnaletica orizzontale, e in particolare le strisce che delimitano la carreggiata, siano assenti o poco visibili il più delle volte. E se hai frequentato una qualsiasi scuola guida, anche la più scarsa del globo terracqueo, sai quanto invece sono importanti in caso di nebbia.
La nostra redazione è stata subissata di segnalazioni in tal senso e noi inermi non possiamo fare altro che riportare a “chi di dovere”. Sì, avete letto bene, inermi, perchè purtroppo se un comune “non fa le strisce” il cittadino non ha armi giuridiche – come ci ha detto uno studio legale da noi interpellato – perchè non è configurabile alcun reato.
L’automobilista comune se ha l’auto “non in regola” non può addurre alcuna giustificazione: si deve mettere in regola altrimenti sono guai, le amministrazioni pubbliche, se le strade fanno schifo, hanno sempre la scusa del “non ci sono fondi” e se la cavano in bellezza. E all’automobilista non resta che prestare attenzione. Di Marco Cevolani